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ISCHIA

Ischia è la maggiore delle isole flegree ed insieme a Procida e Vivara, poste a poca distanza tra loro, è ubicata all’estremità settentrionale del golfo di Napoli e dista circa 18 miglia marine dal capoluogo campano. Essa ha una linea costiera di circa 34 Km. e nonostante la superficie di circa 46 chilometri quadrati è la terza isola più popolosa del mediterraneo dopo Sardegna e Sicilia. L’altura principale è monte Epomeo (m.788), e di fatto l’isola è la parte ancora emergente di un vulcano sottomarino che negli ultimi 130.000 anni è lentamente sprofondato, con un attività vulcanica caratterizzata da episodi distanti nel tempo e di scarsa entità.

Dal ritrovamento di vari reperti si è evinto che l’isola fosse già abitata nel Neolitico e che i greci seppero apprezzarla oltre che come approdo commerciale anche per scopi agricoli. Dopo circa vent’anni dal primo sbarco dei greci sull’isola venne fondata Pithecusa, colonia ubicata sul Monte Vico proprio di fronte la terraferma in modo da rendere più semplici gli scambi commerciali.

Dopo le guerre sannitiche (IV sec. a.C.) l’isola divenne con Napoli, dominio romano diventando centro commerciale e artigianale che la rese florida e ambita fino a quando iniziata la fase decadente dell’impero romano, venne ripetutamente saccheggiata prima dai barbari (Alarico e Genserico) e poi dai saraceni. Seguirono i Normanni che dovettero confrontarsi con pisani e genovesi, gli Svevi, gli Angioini che iniziarono le opere di fortificazione del castello e che gli Aragonesi ristrutturarono successivamente all’approdo ad Ischia nel 1423 di Alfonso V di Aragona, ove soggiornò durante l’assedio di Napoli. Strategia militare che durò circa due anni , e che si concluse con l’ingresso trionfale in città il 26 Febbraio del 1443. L’isola è stata contesa da molti e nei secoli molto sangue è stato versato per poterla controllare vista la sua peculiare posizione strategica.

Sotto il profilo climatico, l’isola grazie alla sua forma conica e alla sua posizione nel Mar Tirreno è favorito da un clima mite anche nel periodo invernale e caratterizzato da mutamenti repentini delle condizioni atmosferiche vista la sua esposizione ai venti dominanti. L’isola è ricca di acque termali, da sempre apprezzate ed utilizzate. Infatti, sono stati rinvenuti reperti archeologici del VIII secolo a.C. che documentano questa pratica.

CastAragIschia

Sia i greci che i romani attribuivano all’uso termale delle acque prerogative terapeutiche, ma come è noto solo quest’ultimi seppero enfatizzare e diffondere le terme come luoghi di cura e di riposo. Sull’isola non furono edificate grandi strutture destinate ad uso termale, come invece, è possibile ammirare sulla terraferma prospiciente e ciò con molta probabilità perché l’isola era ritenuta troppo instabile sotto il profilo geologico.

Per millenni l’attività agricola più diffusa sull’isola è stata la viticoltura praticata secondo la tradizione greca. Detta coltura, ha conosciuto periodi floridi in particolare nel XVI secolo d.C. durante il quale la produzione di vino sfuso fu destinata anche al mercato estero. Significativo è stato il ritrovamento della “coppa di Nestore” ritrovata a Lacco Ameno sul Monte Vico che riporta una incisione che celebra il buon vino dell’isola.

La produzione del vino, pare sia all’origine del toponimo, infatti, secondo Plinio il Vecchio, Pithecusa nome della prima colonia greca, deriva dal termine “pythos” che significa “anfora”, in quanto contenitore utilizzato per il trasporto delle merci in genere, anche del vino. Purtroppo tale attività ha perso slancio commerciale nella seconda metà del ‘900 dovuto allo sviluppo dell’industria turistica che ancora oggi vede Ischia come una delle mete più ricercate. In quanto al termine “Ischia” pare derivi dalla definizione data dal Papa Leone III in una lettera inviata all’Imperatore Carlo Magno, chiamandola “Iscla maior” del golfo di Napoli.

Tra i luoghi di interesse vanno sicuramente annoverati, la spiaggia di San Pietro ad Ischia Porto, la chiesa del Soccorso, il Museo giardino di Lady Walton, noto come la “Mortella”, il Castello Aragonese, la Torre di Guevara e i giardini di Ravino, la spiaggia dei Maronti, il cratere del Cretaio con le sue fumarole ed il “Fungo” di Lacco Ameno.

L’isola di Ischia si può raggiungere tramite traghetti ed aliscafi in partenza da Napoli - molo Beverello, da Mergellina (solo aliscafi) e da Pozzuoli con diverse mete, quali Ischia porto, il porto di Casamicciola e il porto di Forio.

 

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La coppa di Nestore, ritrovata nella necropoli di San Montano dall’archeologo tedesco Giorgio Buchner (dell’VII secolo a. C. che riporta un'iscrizione, testimonianza di uno degli esempi più antichi di scrittura alfabetica). Presso il Museo Archeologico di Pithecusae in Villa Arbusto a Lacco Ameno

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