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BAIA Nel cuore dei Campi Flegrei, a pochi chilometri da Napoli, giace un tesoro archeologico unico al mondo: l'antica Baia. Ubicata in una piccola insenatura, porzione di un cratere vulcanico di circa 8.000 anni fa, a sud-est del golfo di Pozzuoli, chiusa tra Punta Lanterna, sovrastata dal Castello Aragonese e Punta Epitaffio, sorge l'antico insediamento di Baia. Quella che un tempo fu la località termale più lussuosa e ambita dell'Impero Romano, oggi si trova in gran parte sommersa dalle acque del Golfo di Pozzuoli, offrendo uno spettacolo mozzafiato e una testimonianza inestimabile di un passato glorioso. Baia, il cui nome deriva, secondo la tradizione, dal mitico nocchiero di Ulisse, Baios, divenne in epoca romana il luogo prediletto dall'aristocrazia e dagli imperatori per dedicarsi all' "otium", inteso non come inattività, ma come un tempo libero dedicato alla cultura, al piacere e al benessere. Le sue acque termali, ricche di proprietà curative, attiravano personaggi illustri come Cicerone, Orazio, Virgilio, e imperatori come Augusto, Nerone, Adriano e Settimio Severo che qui possedevano ville sontuose e residenze estive che erano disposte a gradoni lungo i pendii rivolti verso il mare. Nel corso dei secoli gran parte delle testimonianze architettoniche del passato sono scomparse, a causa soprattutto dei numerosi fenomeni eruttivi e bradisismici che hanno interessato questa zona. Le pendici della collina che digradavano verso il mare erano costellate di terme sfarzose, ninfei, portici e, si ripete, ville panoramiche, alcune delle quali dotate di ingegnosi sistemi idraulici che permettevano di convogliare le acque termali direttamente nelle abitazioni. L'atmosfera doveva essere di opulenza e divertimento, con feste sontuose, banchetti e una vita sociale vivace che attirava i personaggi più influenti dell'epoca. Baia era un vero e proprio epicentro del lusso e della mondanità romana. Il destino di Baia è intrinsecamente legato a un fenomeno geologico tipico della zona flegrea: il bradisismo. Questo lento e ciclico abbassamento e innalzamento del suolo, dovuto alle variazioni di pressione nel sottosuolo vulcanico, ha determinato nei secoli l'inabissamento di gran parte della città antica. Già in epoca tardo-antica, il bradisismo iniziò a manifestare i suoi effetti, costringendo gli abitanti ad abbandonare progressivamente le zone costiere. Con il passare dei secoli, interi quartieri, ville e strutture termali furono inghiottiti dalle acque, trasformando l'antica Baia in un sito archeologico sottomarino. Oggi si può ammirare in modo ordinario solo la parte collinare della città essendo la parte bassa completamente sommersa. I reperti rivelano stratificazioni di varie epoche del periodo romano e resti di grandi strutture voltate di edifici termali. Ciò che rimane dell'antica Baia è visibile e visitabile grazie al Parco Archeologico Sommerso di Baia, istituito nel 2002. Tra gli edifici sotto il livello del mare quello più di pregio è il ninfeo dell’imperatore Claudio nel quale furono recuperate numerose sculture oggi conservate nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei ubicato nel Castello Aragonese Questo parco, unico nel suo genere, offre l'opportunità di esplorare le rovine sommerse attraverso diverse modalità: Immersioni Subacquee: Per i subacquei esperti, immergersi tra le rovine di Baia è un'esperienza indimenticabile. È possibile nuotare tra mosaici ancora intatti, statue, colonne e i resti delle imponenti strutture che un tempo emergevano in superficie. Siti come la "Villa dei Pisoni" e il "Porto di Baia" rivelano dettagli sorprendenti della vita romana. Snorkeling: Per chi preferisce rimanere in superficie, è possibile ammirare le rovine con maschera e boccaglio, specialmente in giornate di mare calmo e acque limpide. Barche con Fondo Trasparente: Per i non subacquei, sono disponibili imbarcazioni con fondo trasparente che permettono di osservare il patrimonio sommerso comodamente dalla superficie, offrendo una prospettiva affascinante sulla città perduta. Il Parco Archeologico Sommerso di Baia rappresenta un esempio straordinario di come la natura e la storia si siano fuse, creando un paesaggio subacqueo di inestimabile valore storico e archeologico. Ogni immersione o visione attraverso il fondo trasparente è un viaggio indietro nel tempo, un'occasione unica per connettersi con la grandezza e la raffinatezza dell'antica Roma. Baia Antica è un monito e una meraviglia. È un promemoria della potenza della natura e della caducità delle opere umane, ma anche una testimonianza della straordinaria ingegneria e del gusto estetico degli antichi Romani. La sua protezione e valorizzazione sono fondamentali per preservare questo patrimonio unico per le generazioni future, continuando a svelare i segreti di una delle più affascinanti città sommerse del mondo.
BACOLI Adagiata sulla costa flegrea, affacciata sulle acque incantevoli del Golfo di Pozzuoli e circondata da un paesaggio vulcanico unico, sorge Bacoli già sito della romana Bauli . Questo comune, che comprende alcune delle località più affascinanti e storicamente ricche dei Campi Flegrei, è un vero e proprio scrigno che racchiude millenni di storia, leggende affascinanti e una natura rigogliosa. Baia: Un tempo era la più lussuosa stazione termale dell'Impero Romano. Oggi, gran parte di questa magnificenza è sommersa dalle acque a causa del fenomeno del bradisismo, ma è visitabile grazie al Parco Archeologico Sommerso di Baia. Qui, è possibile esplorare in immersione, snorkeling o con barche dal fondo trasparente i resti di ville sontuose, mosaici e strade che furono la culla del lusso imperiale. Tra i siti più emblematici, la Villa dei Pisoni e il complesso termale di Baia, con le sue grandi cupole, un tempo le più grandi del mondo prima del Pantheon. Miseno: Il nome evoca il mitico trombettiere di Enea, Miseno, che qui morì e fu sepolto. Miseno fu la sede della Classis Misenensis, la più importante flotta navale dell'Impero Romano, un punto strategico cruciale per il controllo del Mediterraneo. Il Sacrario dei Caduti e la suggestiva Grotta della Dragonara (un'antica cisterna romana) testimoniano l'importanza militare e ingegneristica del luogo. La sua spiaggia sabbiosa e la vista su Procida e Ischia rendono Miseno un luogo ideale per il relax. Miliscola: Legata anch'essa all'antica flotta, era il campo di addestramento militare (dal latino Militum Schola). Oggi è una vivace località balneare, apprezzata per le sue lunghe spiagge e i lidi attrezzati. Oltre al suo ricco patrimonio storico, Bacoli offre paesaggi naturali di rara bellezza, modellati dalla natura vulcanica dei Campi Flegrei. L’area della cittadina, infatti, è di origine vulcanica ,territorio modellato da sette vulcani disposti su di un unico asse dei quali rimangono tracce visibili e di alcuni solo parziali. I più antichi sono quelli di : Capo Miseno, del Porto di Miseno di cui Punta Pennata e parte del ciglio e il rilievo della cittadina ove è ubicato il centro storico. Gli altri crateri sono i due dei Fondi di Baia, il Golfo di Baia e quello di Punta Epitaffio. In questa cittadina si possono ammirare i resti delle Cento Camerelle e del Sepolcro di Agrippina. Inoltre: Lago Miseno: Un lago costiero di origine vulcanica, connesso al mare, che regala suggestivi scorci e ospita attività di pesca e canottaggio. Le sue rive sono ideali per passeggiate rilassanti. Lago di Lucrino: Più piccolo, ma storicamente significativo per la sua vicinanza al Porto Giulio, l'antico porto militare romano voluto da Agrippa. Lago Fusaro (lago Acherusio) che si è formato naturalmente con la chiusura della porzione di mare tra Torregaveta e Cuma. Piscina Mirabilis: Una delle opere idrauliche più imponenti dell'antichità romana. Questa gigantesca cisterna, scavata nel tufo, serviva ad approvvigionare d'acqua la flotta di Miseno e l'intero comprensorio. Le sue dimensioni e la sua architettura la rendono una vera cattedrale sotterranea, un'esperienza maestosa da non perdere. Faro di Capo Miseno: Simbolo del promontorio, offre una vista panoramica spettacolare sull'intero Golfo di Napoli, con le isole di Ischia, Procida e Capri che si stagliano all'orizzonte. Un luogo perfetto per ammirare il tramonto. Bacoli è permeata da un'atmosfera quasi magica, frutto delle numerose leggende che si intrecciano con la sua storia. Oltre al mito di Miseno, la vicinanza alla Grotta della Sibilla Cumana (anche se situata nel vicino comune di Pozzuoli, fa parte dello stesso contesto mitologico flegreo) aggiunge un ulteriore strato di fascino e mistero. Oggi Bacoli è una meta turistica in crescita, che combina la bellezza dei suoi paesaggi con la ricchezza del suo patrimonio archeologico. È un luogo dove la storia non è solo nei libri, ma emerge dalle acque, si nasconde nelle grotte e si manifesta in ogni angolo. Visitare Bacoli significa intraprendere un viaggio nel tempo, immergersi in acque che celano antiche città, passeggiare su spiagge che hanno visto sfilare imperatori e marinai, e ammirare panorami che hanno incantato generazioni. È un'esperienza che tocca la storia, la natura e il mito, lasciando un'impronta indelebile nel cuore di chi la scopre.
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